Anche di libri si parla, ma in questo caso di un ebook. La scelta della versione digitale è più una questione economica-spaziale, in pratica posso risparmiare ed acquistare più libri. Ad ogni modo non è questa la sede per aprire diatribe su chi è favore della carta e chi dell’inchiostro digitale.
L’assidua ricerca dell’Amore anche nel mondo della letteratura è sempre al centro della mia curiosità, seppur cosciente che con l’avvento di internet è molto più facile trovare scrittori in erba e la scelta sul genere romanzesco diventa assai difficile a causa dei variegati titoli accattivanti che spesso poi si rivelano poveri di contenuti, in questo caso posso solo essere sorpreso del risultato.
Con questo titolo voglio inaugurare la sezione Letteratura et Amour dove approfondirò il tema del blog attraverso la lettura del romanzo e l’analisi interiore che caratterizzerà i post futuri.
In questo particolare caso vorrei soffermarmi anche ad analizzare da neofita il tema scelto dalla scrittrice. Ovviamente la base di partenza è sempre l’inaspettato in un giorno qualunque. Questa volta però è come assistere ad una versione evoluta del film “La casa del lago del tempo” dove la protagonista intraprende un rapporto epistolare col suo interlocutore del futuro che le risponde in tempo reale attraverso la cassetta della posta. Qui invece siamo in presenza di una preziosa agenda. Preziosa per i contenuti ovviamente. Un atto d’Amore che solo alla fine si scoprirà a chi fosse realmente destinato.
Uno sconosciuto trova abbandonato sul manubrio della sua bicicletta uno zaino che custodisce un’agenda dove in ogni giorno segnato qualcuno ha fissato degli appuntamenti. Scritto così sembra veramente riduttivo ma sostanzialmente è questo il filone su cui è costruita la storia.
Un libro che veramente non ti va di lasciare a metà tanto da finirlo in due giorni lasciandoti una sensazione di serena positività. Leggendolo mi sarebbe piaciuto poter realizzare materialmente quella agenda ma nella foga del momento si perde il contatto con la realtà fino a quando non ragioni veramente sullo scopo di quella agenda ponendoti qualche quesito:
Siamo sicuri che seguirai ciò che deciderai di fare nell’arco dei 365 giorni del nuovo anno?
Credo che tutti conosciamo la risposta!
Quante volte ci forziamo a fare qualcosa per noi cercando di vincere la routine, il disagio emotivo in cui perennemente si vive con se stessi, o semplicemente l’imbarazzo?!
In verità è tanto complesso organizzare con metodo un anno intero volto alla crescita interiore, un po’ parafrasando un filosofo indiano “cercando di riempire un vaso d’amore”, e poi l’organizzazione è nemica della spontaneità perché in essa cresce la creatività. Quindi se non siete così fortunati da conoscere una persona che ci tenga a voi visceralmente tanto da scrivervi accuratamente una pagina al giorno per il vostro prossimo anno di vita, sarà veramente difficile che riuscirete a farlo da soli. Eppure questo funziona. Un amore così forte che ha permesso di salvare due persone dalla società odierna, dall’annichilimento diffuso del mondo d’oggi.
Secondo voi, può quindi un gesto così aperto aiutare uno sconosciuto e perché?
Spesso le persone trovano anomalo in questa epoca che qualcuno sia gentile nei loro confronti. Anche solo il dire grazie a coloro che ci cedono il passo è motivo di stupore. Chi non risponde per scarsa educazione o chi lo fa con un sorriso ma quello che puntalmente è possibile notare la totale mancanza di rispetto verso se stessi e gli altri. E qui bisogna chiedersi: dov’è l’Amore?
Questo romanzo ti apre all’idea che è in ogni dove anche quando meno te lo aspetti, soprattutto nei momenti in cui la tua vita appare talmente perfetta da scuotere le fondamenta delle tue certezze.
Come nel fare la cosa giusta diventi così sbagliata al punto da infrangere il senso comune, il restituire l’agenda agli oggetti smarriti. Ovviamente l’ambientazione della storia è fuori dalla nostra cara e odiata Italia, dove quando si ritrova qualcosa viene depositato presso l’ufficio oggetti smarriti (che paradossalmente esiste solo lì) e che il buon senso impone di permettere al legittimo proprietario di poterlo riavere semplicemente andandolo a rivendicare presso l’ufficio preposto. In realtà nel libro si parla anche del dilemma esistenziale che uno dei protagonisti vive nel prendere questa decisione:
Portare l’agenda agli oggetti smarriti e lasciare a loro la patata bollente oppure vivere quell’anno perfetto per restituirla di persona ai legittimi proprietari?
Voi cosa avreste fatto?!
Personalmente me lo chiedo e l’ho fatto anche nel leggere il romanzo. Cedere al buon senso o andare avanti con egoistica curiosità?
Forse la presenza di tanti fattori negativi nella vita del personaggio lo hanno portato a prendere una decisione (che non vi scriverò) tale da permettergli di proseguire in un senso o nell’altro quella vita che in parte è bruciata dai doveri e in parte è ardente di desideri mancati.
Un regalo inaspettato da uno/a sconosciuto/a potrebbe destabilizzare le certezze che nella vita abbiamo consolidato giorno dopo giorno?!
Questo romanzo è un omaggio alla fiducia, a quella creatività sana che ti porta a sognare quasi a scuotere il mondo confezionato che hai davanti e che in fondo è sempre piena di incertezze, di ostacoli e pericoli da schivare. Atti coraggiosi ma semplicemente teneri, quella tenerezza che oggi come ieri tutti vorrebbero abbracciare.